mercoledì 31 agosto 2022

Il Drago Alato di Vaia

Sabato 27 agosto sono andata in gita con Patty, ci siamo trovate più o meno a metà all'uscita dell'autostrada e prima della nostra fantastica meta, mi ha portata alle Pozze di Arsiero (località Contrià Pria), dove il torrente Astico ha scavato un piccolo canyon che si specchia in acque incredibilmente cristalline.
Oggi fa brutto tempo, i colori non si esprimono al meglio, ma proprio per questo sono stata contenta di averle viste senza nessuno intorno, perché Patty mi ha detto che in estate questa zona pullula di gente tipo spiaggia affollata, contesto che decisamente non mi appartiene.


Inizia a piovere, e io a pensare che sono partita un po' troppo positiva, in pantaloncini e solo con giacchetta antivento e non idrorepellente, ma ormai...

In circa una 40ina di minuti arriviamo poi al parcheggio del Comune di Lavarone, punto di partenza -in teoria- per il nostro obiettivo, ma il tempo peggiora a vista d'occhio. Invece di incamminarci per sentieri, quindi, decidiamo di fare un giretto in paese per una colazione bis/merenda, sperando si tratti di un temporale passeggero. Pare non sia così, e in paese cerchiamo anche un impermeabile o qualcosa di meglio di quello che abbiamo.
Nulla di fatto... CHESIFA???
Eh niente, siamo arrivate fino a lì, pare in miglioramento, e allora, a scarponcini indossati, ci si avvia lo stesso.
L'inizio del sentiero Magrè Tablat è vicino al parcheggio, andremo proprio a vedere lui, il Drago Alato di Magrè, costruito dall'artista Martalar con pezzi di alberi abbattuti dalla tempesta Vaia del 2018.

La passeggiata nel bosco di circa 30/40 minuti è semplice e rilassante, il silenzio della pioggia accompagna le nostre chiacchiere di Amiche da sempre; io e Patty abbiamo storie diverse e abitiamo distanti, ma abbiamo sempre trovato supporto l'una nell'altra e questo percorso, oggi tutto per noi perché non c'è nessun altro, è più che mai terapeutico.
Ci attraversa il sentiero anche un simpatico scoiattolo e ci fanno compagnia deliziose sculture!

Giunte alla spianata appare lui, che veglia poderoso sulla sua valle.



E' veramente un'opera incredibile, maestosa ma delicata, minacciosa ma rassicurante al tempo stesso.


Mi lancio in qualche scatto nonostante la pioggia persistente, ma è più forte di me...

provo a farne qualcuno artistico -che ovviamente non mi riesce mai-...
  

approfittiamo di un paio di persone pazze come noi per farci fare una foto insieme...

e di nuovo sole ci facciamo i selfie dementi, tanto non ci vede nessuno ^_^
 
   

Ci dispiace andarcene, è stata una meravigliosa scoperta e il maltempo, alla fine, è stata la nostra fortuna, perché abbiamo potuto goderci in completa solitudine la scultura, il panorama, il percorso.
Siamo scese andando verso la frazione di Magrè, ma si esce dal bosco e si percorre una strada carrabile, è stata molto meglio l'andata.

Bagnaticce e affamate, abbiamo pranzato al Bistrot Bazzario sul Lago di Lavarone, posticino adorabile.
 

Classica passeggiata intorno al lago, e poi purtroppo siamo dovute rientrare.

Le giornate così non dovrebbero finire mai, o forse si apprezzano di più proprio perché ci godiamo ogni momento sapendo di non poterlo fare sempre?!
Chissà...
Questo Drago mi ha trafitto il cuore, lui e questa giornata hanno un significato davvero particolare per me e avranno un posto speciale nei miei Ricordi.

Federica


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