domenica 30 settembre 2018

Settembre di alti e bassi

Settembre è sempre un mese di sprint, ci si riorganizza per le attività dell'autunno che si ha voglia di riprendere, ma è un mese che arriva sempre troppo in fretta
😉

Un po' spiazzati da una location ancora poco scenografica, non potevamo però non fare la classica foto di rito del primo giorno di scuola, ci aspettano la seconda superiore e la quarta elementare 😵

La scorsa settimana sono venute a trovarmi le Amiche Creative storiche di Chiacchieria (non tutte purtroppo, ma cercheremo di rimediare presto, vero ragazze???). 

E' stata una meravigliosa giornata di chiacchiere e ricordi, e l'occasione per festeggiare i grandoni della nostra "seconda generazione", Filippo e Sara, che sono nati a 1 anno meno 1 giorno di distanza (e solo perchè il 2004 è stato un anno bisestile, se no sarebbe stato lo stesso giorno 😛)

I ragazzi si arrabbieranno per questa foto di 11 anni fa??? 😍


Chiudo il post con un saluto, un saluto più che speciale, ciao nonna 


sabato 1 settembre 2018

Val di Fassa, che ricordi!

Quest'anno non era in programma una vera vacanza estiva, ma siamo arrivati piuttosto stanchi, per la casa e per un'importante scelta di lavoro di Massimo e così ci siamo regalati 5 giorni in Val di Fassa, zona che conoscevo già per averci passato tante estati coi miei genitori.
Abbiamo prenotato all'hotel Alpenrose a Mazzin. 

L'albergo è abbasta semplice, e per essere un 3 stelle dovrebbe un po' rinnovarsi e mettere a punto il servizio, non è entrato nella nostra wishlist insomma, ma abbiamo un bel panorama dal balcone.

Come prima giornata decidiamo di sgranchirci le gambe percorrendo la passeggiata sul lungo Avisio verso Pozza di Fassa. Sono circa 3,5 chilometri in mezzo al bosco,

come sempre i panorami sono rigeneranti, e ci fanno compagnia i personaggi delle leggende di questi luoghi.



Pranziamo meravigliosamente al Vecchio Mulino, facciamo un giretto in paese e ci fermiamo un po' al parco giochi.
Per oggi basta così, anche perché il cielo sta cambiando, e gli ultimi metri dobbiamo un po' correre per non bagnarci.

Un po' per caso, un po' per gioco, quest'anno ci è venuto facile e spontaneo abbinare la nostra giornata a una canzone di Caparezza, memori del recente concerto a cui siamo stati.
La colonna sonora di oggi è Caparezza, Torna Catalessi, perchè siamo un pochino imbambolati dalla levataccia di stamattina.

Programma di lunedì 20, Passo Pordoi (2240 m.slm.) con salita in funivia (a/r adulti euro 19,00, ragazzi euro 11,00) a 2950 m.slm. Credo che sia l'impianto più spettacolare delle Dolomiti, sicuramente da fare almeno una volta!


Riccardo è un po' timoroso perché soffre di vertigini, durante la salita si mantiene al centro della cabina, lo strapiombo in effetti è davvero adrenalinico!

E una volta arrivati in cima, la meraviglia, non per nulla il Sass Pordoi è chiamato "la terrazza delle Dolomiti".
Non ci sono parole per descrivere cosa si provi, sembra di essere sulla luna, gli spazi sono interminabili, le nuvole ti circondano, vedi praticamente ogni cosa sotto di te a 360°, uno spettacolo puro, DOVETE ANDARCI!





Ognuno di sceglie un angolino per una foto,



mentre Riccardino si siede a debita distanza ;o)

Il timore del piccolo di casa (e un po' anche il freddino che fa), non ci fa arrivare nemmeno al Rifugio Capanna Piz Fassa, il primo dall'arrivo della funivia; lui dice di avere già paura così e non vogliamo costringerlo a fare cose che alla fine non sarebbero divertenti per nessuno di noi. 
La montagna è molto bella se si comprendono i propri limiti, e così ci accontentiamo e scendiamo, magari un giorno torneremo.

Ci fermiamo volentieri a leggere la storia di Maria Piaz Dezulian che non conoscevamo 

e al negozio di souvenir, e pensiamo, visto che abbiamo ancora il pomeriggio a disposizione, di andare al Passo Sella (2240 m.slm.); l'accesso è gratuito ma regolamentato, bisogna quindi prenotarlo indicando una fascia oraria di arrivo. 
C'è un bellissimo panorama anche da qui: a sinistra il Sass Pordoi con la funivia che abbiamo preso prima, a destra la Marmolada.


Dato che siamo più bassi e più rilassati, proviamo ad imboccare un sentiero erboso con qualche roccetta;

senza esserci allontanati troppo, sentiamo improvvisamente un fischio e ci accorgiamo che siamo circondati da marmotte! Sono davvero tante, non ne avevamo mai viste così vicine!



La nostra presenza le ha un po' allertate e qualcuna si è nascosta, soprattutto le più piccoline, ma è stato davvero bellissimo incontrarle!
Il tempo sta cambiando anche oggi, così ritorniamo sui nostri passi, oggi ci siamo davvero goduti la meraviglia della natura.
Al passo ci regaliamo una cioccolata in tazza e ammiriamo questo bellissimo poster delle Formiche.

La colonna sonora di oggi è Caparezza, Vengo dalla Lunaper il paesaggio lunare del Pordoi.

Martedì 21: ha piovuto tutta la notte, decidiamo di fare un giro semplice al Lago di Carezza.
Rispetto all'ultima volta che sono andata, adesso dal parcheggio ben attrezzato (euro 4,00) al lago si passa attraverso un tunnel  suggestivo.

Il cielo è ancora coperto, ma l'affaccio dalla terrazza sul lago e il massiccio del Latemar regala ugualmente colori indescrivibili.

La passeggiata è semplice, e forse il giro completo si farà in mezz'ora circa, ma noi a metà prendiamo un sentiero che porta nel bosco incantato,




fino a una radura che ci sembra un lago prosciugato; c'è anche quello che pare un vecchio pontile.



Siamo un po' indecisi, non abbiamo studiato i dintorni per una passeggiata e il tempo non è dei migliori. Intanto faccio qualche esperimento fotografico...


Riprendiamo la via del Carezza, i colori sono via via sempre diversi

e quando esce un po' di sole, la foschia sull'acqua rende tutto magico.

Il sole fa un po' capolino, visto che abbiamo il pomeriggio a disposizione pensiamo di fermarci a Vigo di Fassa e prendere la funivia che porta al Ciampedie a 2000 m.slm. (a/r adulti euro 17,00, ragazzi euro 8,50). Dall'enorme prato c'è un bellissimo panorama sulla Val di Fassa e le sue Dolomiti (Catinaccio, Torri del Vajolet, Larsech, Sassolungo, Gruppo del Sella, Monzoni).



Non è caldissimo, pranziamo e ci mettiamo in fila per la Fly-Line, la nostra "attività adrenalinica" di questa vacanza (adulti euro 10,00, ragazzi fino a 14 anni euro 8,00). 

Si tratta un'imbracatura monoposto su cui si percorrono 1100 metri nel bosco a velocità controllata a volo libero ad un'altezza di 2-6 metri dal suolo. Avevamo un po' di timore per Riccardo, perchè sarebbe stato da solo con la sua paura dell'altezza, invece anche lui si è divertito tantissimo, probabilmente perchè completamente imbracato si è sentito sicuro. Come per altre belle attività, l'avremmo rifatta per godercela meglio, ma il prezzo non è molto abbordabile in 4...
Soddisfatti, proviamo a fare una passeggiata prendendo un sentiero,

ma inizia a tuonare, e non è mai bello trovarsi in mezzo a un temporale in montagna! Decidiamo di tornare a valle e di regalarci un gelatone.

La colonna sonora di oggi è Caparezza, Ti Fa Stare Beneper l'attività "alternativa" del FlyLine nel bosco.

Oggi sembra una bella giornata, ci alziamo così.

Destinazione La Regina delle Dolomiti, la Marmolada.
Prendiamo la funivia a Malga Ciapela (1450 m.slm.) che ci porterà prima a Serauta (2950 m.slm.) e poi a Punta Rocca (3265 m.slm.). Il costo a/r è di euro 30,00 per gli adulti, 15,00 per i ragazzi fino a 14 anni, ma li vale davvero tutti tuttissimi!

A Serauta si trova il Museo della Grande Guerra (ingresso gratuito): è il museo più alto d'Europa e oltre a raccogliere armi, divise, oggetti personali, testimonianze, fotografie e documenti di soldati italiani e austriaci, ricordati e onorati al di sopra di ogni ideologia politica, offre la possibilità di ascoltare audio impressionanti di bombardamenti e di testare quanto facesse freddo durante quei lunghi mesi di assedio.






E' sicuramente uno dei musei meglio curati e più emozionanti che abbia mai visitato, non potevo non acquistarne il catalogo "Neve Rosso Sangue".

Dalle finestre del museo si vedono alcune trincee. Ci siamo avvicinati, ma alcuni percorsi necessitano di attrezzatura che non abbiamo, meglio non rischiare.


Dopo pranzo prendiamo l'ultimo troncone della funivia.


All'arrivo c'è solo una terrazza panoramica e la possibilità di fare due passi sul ghiacciaio, che purtroppo si è notevolmente ristretto negli ultimi anni.


Le nuvole sono fitte e non intendono spostarsi, a tratti intravediamo il Lago Fedaia, ma sul lato bellunese il nulla...

Così scendiamo e approfittiamo per una facile e piacevole passeggiata di circa 2 chilometri  ai Serrai di Sottoguda (pedaggio euro 3,50), un bellissimo canyon sovrastato da pareti rocciose di 100 metri.



Siamo stanchini, e per il ritorno non c'è nemmeno il trenino disponibile, così ci incamminiamo all'auto pianino pianino, fra i brontolii di "gamebinecorteRiccardo", ma contentissimi di questa giornata.
Ultimo saluto al Lago Fedaia, e poi in albergo.

La colonna sonora di oggi è Caparezza, Fuori dal Tunnelper le trincee della Marmolada.

Giovedì 23: oggi sembra essere la giornata migliore in fatto di meteo, ci dirigiamo verso la valle San Nicolò. Ricordo di una bella cascata e un bel prato su cui pranzare e rilassarsi, partiamo!

Quest'anno non siamo stati molto bravi, non abbiamo studiato molto i sentieri da percorrere e improvvisiamo, restando comunque sempre su quelli più battuti, ma al bivio fra un sentiero adatto anche per passeggini e uno no, scegliamo il secondo, verso il lago Lagusel, impelagandoci in una camminata che sembra non avere mai fine e che forse sarebbe stata bella, se non avesse iniziato a piovere e il sentiero fosse davvero scosceso e scivoloso.

Siamo arrivati fino al Passo Sella Palacia a 2259 m.!




Ecco i pirloni che indicano dove siamo finiti senza volere. Ho poi letto che il percorso fatto è di circa 9 chilometri, altro che relax sul prato!

FINALMENTE ecco la cascata che ricordavo e che volevo raggiungere ben prima.

Siamo davvero esausti, ma c'è ancora tanto prima di arrivare alla base, e il tempo è sempre incerto.




Sulla strada del ritorno abbiamo visto ancora tante marmotte che ci hanno risollevato il morale, insieme a un ottimo pranzo (anche se tardivo) alla Baita Ciampiè.
Oggi siamo veramente sfiniti, doccia e nient'altro.

La colonna sonora di oggi è Caparezza, La Mia Parte Intolleranteperchè oggi è stata davvero dura non imprecare ;o).

Venerdì 24: ultimo giorno, quello della partenza, quello sempre un po' triste ma anche quello che ti fa apprezzare tutte le belle cose che hai fatto.

La Val di Fassa ci saluta così,

e noi salutiamo lei.

Caricata la macchina, ci dirigiamo verso la bassa, ma facciamo tappa per il pranzo a Daiano da Tito Speck: ottima scelta!

La colonna sonora di oggi è Caparezza, Non Me Lo Posso Permettereperchè quest'anno di più proprio non si può restare...

Ma anche questa estate ci portiamo a casa un sacco di bei ricordi!
:o)