Papaveri!

Che belli i papaveri! 

Mi ricordano di quando ero bambina e trascorrevo le domeniche e le vacanze estive dai miei nonni in campagna. Certo, non che io viva in città, mi sento "bucolica" al 100%, ma dai nonni si viveva davvero la vita dei campi perchè era il loro mestiere, ed io ero felice di accompagnarli durante le loro giornate.

Posso dire con il sorriso di aver guidato il trattore, raccolto fagiolini, piselli e fragole, di aver dato da mangiare a conigli e galline, di aver corso per la "cavdagna" (in italiano più o meno è la strada sterrata che collega gli appezzamenti) fra fossi, erba alta, ortiche, margherite, occhi della madonna, piscialetto, soffioni, bocche di leone e PAPAVERI!

Sono fiori delicati e al tempo stesso "rustici"; una volta il loro bellissimo rosso spiccava fra i campi di grano dorato, ora le coltivazioni sono così asettiche e trattate da togliere loro ogni spazio.

Così se ne trovano pochi esemplari lungo i fossi, e sono sempre di meno purtroppo.

Mi dispiace molto che i miei figli non vivano le mie stesse esperienze agresti: non sono solo le mie origini, ma mi hanno insegnato ad appezzare le piccole cose belle della vita. Quando siamo insieme faccio sempre loro notare il bel tramonto davanti a noi, un airone che spicca il volo, e quanto mi piaccia vivere in un piccolo paese che ancora ti permette di respirare la natura.

La fotografia mi aiuta a "fermare i ricordi", perchè temo che in poco tempo saranno davvero solo tali.

Quando ho visto un piccolo campo lasciato a maggese vicino a casa, non ho potuto non fermarmi per ritornare un po' bambina e per far vivere un attimo questa meraviglia anche a Filippo e Riccardo...