Vediamo se, pian piano, riesco FINALMENTE a cominciare il racconto delle le mie vacanze estive…
Il viaggio “vero” è stato la settimana itinerante in Baviera e non solo, rigorosamente a tappe in camper per vedere tante belle cose e perché ai bimbi non pesasse troppo il tragitto.
CASCATA DEL VARONE
Siamo partiti il venerdì sera ed abbiamo raggiunto l’area di sosta a Riva del Garda -al mattino avremmo scoperto essere più che un parcheggio: per 12 euro l'area è recintata, ci sono un bar, servizi igienici abbastanza puliti e un bel parco giochi da cui abbiamo faticato a prendere via i bambini!-
Il panorama è ovviamente la bellissima cornice del Lago di Garda+Dolomiti, ma la nostra tappa reale era la Cascata del Varone, che io e Massimo avevamo già visto a luglio e sapevamo che ai bimbi sarebbe piaciuta un sacco!
Infatti… E’ stata una bella soddisfazione constatare che non ci eravamo sbagliati, perché non è facile trovare cose interessanti per tutti, dai 4 ai 36 anni!
Qui, fra la "pioggia" e il rumore, i miei uomini
Qui, fra la "pioggia" e il rumore, i miei uomini
Il fatto di essere stati quasi i primi visitatori del mattino, ci ha permesso di vedere la cascata con tranquillità ma in breve tempo, e così siamo partiti alla volta di Innsbruck.
INNSBRUCK
Abbiamo trovato posto al camping Kranebitterhof a pochi chilometri dal centro; la struttura è nuova e quindi non ha un filo di ombra e la cifra di 30 euro forse è un po' altina, visto che non ha ancora raggiunto la piena qualità dei servizi, ma per fortuna vi avremmo sostato solamente una notte e durante la giornata avremmo fatto i turisti.
Si può arrivare in centro in bici (ma abbiamo rinunciato perché per strada c’erano diversi lavori in corso) o comodamente in autobus, facendo il biglietto a bordo.
Si può arrivare in centro in bici (ma abbiamo rinunciato perché per strada c’erano diversi lavori in corso) o comodamente in autobus, facendo il biglietto a bordo.
Innsbruck è deliziosa, ma faceva molto caldo e i bimbi si sono un po’ annoiati/stancati.
Purtroppo non mi è venuto in mente di informarmi per salire al villaggio olimpico, avremmo sicuramente visto un bel panorama!
Però abbiamo fatto una bella camminata e ci siamo pappati una favolosa coppa gelato!
;oP
Questo è un collage di "riflessi", che amo sempre fotografare, soprattutto con il nuovo obiettivo che "MammaEstate" mi ha regalato!
;o)
Fortunatamente abbiamo deciso di cenare in camper, perché di lì a poco si è meteorologicamente scatenato l’inferno, con tuoni, fulmini, pioggia non metaforicamente a catinelle e un ventaccio che non mi hanno per niente fatto invidiare quelli in tenda!
o_O
Sapevamo che in quella settimana il meteo non prometteva nulla di buono, ma speravamo proprio che non durasse un tempaccio simile…
Al mattino si sarebbe aperto solo strada facendo.
FUSSEN
Diretti a Fussen, domenica mattina abbiamo lasciato l’Austria per entrare in Germania.
Non vedevo l’ora di arrivare a questa destinazione, la meta OVVIAMENTE era il Castello di Neuschwanstein.
Il tempo era migliorato, ma prevedeva temporali nel pomeriggio.
Nell'area attrezzata, per 16 euro avevamo carico e scarico acqua, elettricità, docce a pagamento e toilette. Abbiamo fatto un giro in centro in bicicletta, che consiglio vivamente perché è davvero un paese delizioso,
e perché le ciclabili sono una cosa fenomenale, impossibile non apprezzarle!
e perché le ciclabili sono una cosa fenomenale, impossibile non apprezzarle!
Passeggiando su quella di Fussen, ogni tanto si intravede il castello fare capolino fra i tetti e la vegetazione, e lassù sembra davvero un sogno irraggiungibile…
Abbiamo pranzato in un posticino tipico dove ho cominciato ad assaporare i menu e le abbondanti porzioni tedesche.
Dal centro al castello ci sono circa 5 chilometri di ciclabile, che eravamo decisi a fare in tranquillità, ma un MEGAtemporale ci ha costretti a fermarci sotto una tettoia ad aspettare che si calmasse un pochino, perché era tanto forte che non solo ci ha bagnati come pulcini, ma non si vedeva NIENTE!
Nonostante le scarpe piene d’acqua e un po’ di sconforto, dovevamo andare perché avevamo prenotato la visita, e se avessimo perso l’orario sarebbe saltato tutto
:o\
Quindi appena ha rallentato un po’, abbiamo proseguito, un po’ preoccupati di come saremmo arrivati in cima, ma passato il temporale è uscito un sole MERAVIGLIOSO che non solo ci ha asciugati quasi completamente, ma ci ha illuminato il castello rendendolo ancora più magico (che ho ovviamente fotografato in tutte le salse, ma ve lo risparmierò!)!
La prenotazione (fatta dal sito al prezzo di 12 euro a persona, bimbi gratis fino a 18 anni) consigliatami da tutti è stata, in questo caso, provvidenziale più che mai, perché dopo il tribolato tragitto, se avessimo dovuto fare anche la fila chilometrica alla biglietteria saremmo arrivati stanchi morti!
Quindi, cassa preferenziale per le prenotazioni -fila di 2 minuti- + cassa della navetta -fila di 10 minuti- (si arriva al castello con circa 35 minuti di camminata, 15 minuti di calesse o 10 minuti di bus) + piccola passeggiata per raggiungere il castello e poca attesa per entrare, ed eccoci dentro al MAGICO Neuschwanstein!
Ammetto che non mi aspettavo l’imponente facciata ROSSA, in quel momento ho realizzato che avevo sempre visto il castello DAL DI DIETRO!
All’interno si entra solo accompagnati e non si possono fare fotografie, ma forniscono un’audio-guida in modo da seguire al meglio ogni particolare.
Che dire, è davvero un ambiente incantato, meraviglioso, un po’ surreale perché molto nuovo ma in stile medievale, lussuoso, grande, da vedere assolutamente!
In effetti, è forse un po’ troppo “commerciale” come meta ormai: si entra dal tornello numerati come capi di bestiame e tutto orbita attorno ad essa, ma davvero merita, quantomeno per i paesaggi mozzafiato che si vedono dalle sue finestre.
Capisco bene il Signor Disney, che ha pensato di prendere spunti da qui per disegnare il castello di Cenerentola, direi che sarebbe proprio il luogo adatto per una bella principessa delle fiabe!
Tra l’altro noi lo abbiamo visto senza impalcature dopo tanti anni di lavori.
:o)
La visita è relativamente breve, circa una 30ina di minuti, e scorrevole, così anche i bimbi si sono divertiti senza stancarsi e senza che si annoiarsi.
Una volta usciti, il sole era ancora bello splendente, così siamo riusciti a ridere un po’ dell’annaffiata epocale presa poco prima (per fortuna non era freddo e i vestiti leggeri si sono asciugati in fretta) e a salire anche sul MarienBrucke, il ponte panoramico che si vede dalle finestre del castello.
Ma dal ponte mozzafiato, sospesi a 90 metri su due cascate, cosa si vede???
Bhè, LUI, in tutto il suo splendore!
Abbiamo visto foto di chi c’è stato in inverno e pensiamo che meriti ugualmente, chi ha visto le nostre ci ha detto viceversa, quindi credo che colpisca tutti in modo indelebile!
Bhè, LUI, in tutto il suo splendore!
Abbiamo visto foto di chi c’è stato in inverno e pensiamo che meriti ugualmente, chi ha visto le nostre ci ha detto viceversa, quindi credo che colpisca tutti in modo indelebile!
:o)
Un attimo di pausa prima di riprendere la ciclabile per il ritorno, che stavolta ci siamo goduti appieno perché immersa nel bosco e quasi interamente pianeggiante, e stavolta ci meritavamo davvero una bella doccia!
Dopo esserci ripresi un po’, siamo tornati in paese per la cena, e anche in questo caso locale super tipico, cibo ottimo e porzioni mega, peccato per i negozi sempre chiusi presto, ma il gelato non ce l’ha tolto nessuno!
:o)
Questa è stata la prima vera giornata stancante, e quindi ci sta una bella dormita, l’indomani saremmo ripartiti!
ULM
Una delle destinazioni di questa vacanza sarebbe stata LegoLand, ma se fossimo partiti direttamente per Gunzburg da Fussen, avremmo perso mezza giornata di divertimenti per il viaggio, quindi abbiamo pensato di fermarci ad Ulm: Massimo ci era capitato durante uno dei suoi viaggi di lavoro e se la ricordava molto bella.
Il viaggio è piuttosto corto (circa 1 ora e mezza), così ci siamo rilassati nel parcheggio a circa 2 chilometri dal centro, e per la prima volta abbiamo riposato dopo pranzo molto volentieri.
Nel pomeriggio, scaricate le bici e apprezzate nuovamente le piste ciclabili che ti portano dovunque, siamo arrivati in centro
e siamo rimasti a bocca aperta.
e siamo rimasti a bocca aperta.
Ben presto ci siamo ritrovati nella piazza principale ad ammirare il Duomo, che vanta il campanile più alto del mondo (quasi 162 metri!). Non ci sono parole per descriverlo, in stile gotico è immenso, ma al contempo elegante e raffinato e col cielo immensamente blu alle spalle sembrava un disegno...
Senza considerare il fatto che, essendo così alto, si vede praticamente da qualsiasi punto della città, l’ho fotografato da ogni dove!
;o)
Sono MOLTO soddisfatta del mio nuovo obiettivo 18-250, che farà inorridire i fotografi professionisti, ma che trovo perfetto per chi ama fotografare per portare a casa bei ricordi.
Questa è la punta del campanile
:o)
Sono MOLTO soddisfatta del mio nuovo obiettivo 18-250, che farà inorridire i fotografi professionisti, ma che trovo perfetto per chi ama fotografare per portare a casa bei ricordi.
Questa è la punta del campanile
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Merita ovviamente anche l’interno: le arcate delle navate e le vetrate non solamente classiche non deludono. Abbiamo però rinunciato alla salita alla terrazza, pensavamo che i bimbi si sarebbero stancati, e abbiamo preferito riprendere le biciclette e vedere dell’altro.
Poco distante si può notare il pittoresco municipio, anche questo ci ha piacevolmente stupiti per la ricchezza dei decori.
Le bici a Ulm sono il mezzo ideale per spostarsi, perché non è un grossissimo centro, ma ti permettono di immergerti completamente nell’atmosfera circostante.
In Germania TUTTI le usano un sacco: vedi sfrecciare quelli in tenuta sportiva, il ragazzo che va in centro per incontrare gli amici, la signora coi tacchi che va al lavoro, il papà che traina il bimbo nel carettino, …, e tutti sono molto disciplinati, rispettano le regole come se fossero in auto e portano il casco.
A Ulm scorre il Danubio, le cui rive sono meta di escursioni in barca, in bici, a piedi, c’è chi si siede sulla riva con gli amici a chiacchierare e a suonare una chitarra e c’è anche chi fa il bagno. Abbiamo approfittato della bellissima pista ciclo/pedonale e ne abbiamo percorso un tratto, alla ricerca delle “cose da vedere assolutamente”.
Il quartiere più caratteristico è quello dell’ex villaggio dei pescatori: sono tutte casette molto tipiche ben conservate o ricostruite in stile, dai colori pastello, dai tetti spioventissimi e piene di fiori, e mentre passeggi per le sue strette vie ti sembra di aver fatto un tuffo nel passato.
Pendente lo è anche la Torre dei Macellai.
Non so bene come spiegarmi, ma passeggiare per una città simile, che poco più di 60 anni fa è stata quasi rasa al suolo, e vedere “reperti storici” di simile importanza mi ha stupita, mi ha resa da un lato felice, ma dall’altro certi scorci mi hanno stretto il cuore, come se da quelle piccole finestrelle uscisse ancora il terrore e il dolore che tante persone hanno dovuto subire in seguito alla Seconda Guerra Mondiale.
Ulm fu distrutta per l’80% e in parte ricostruita in stile per mantenerne l’orgoglio e la tradizione che la caratterizzavano. Fu rasa al suolo anche la casa in cui nacque Albert Einstein, dove oggi sorge un edificio molto moderno, chissà il perché di questa scelta così “drastica”…
Ci siamo regalati una bella cenetta in un locale vicino al fiume (in estate anche i locali tipici hanno i tavoli all’esterno, ma meritano almeno una sbirciatina, dentro sono dei gioielli veri!), così da fare due passi anche al calare del sole e per poterci fermare su una panchina in piazza per attendere il buio e la vista della Cattedrale illuminata: merita davvero, è ancora più magica, e credo che sia la cosa che mi rimarrà nel cuore più di altre, perché è stata una sosta che avevamo sottovalutato.
Anche questa tappa è piaciuta molto ai bimbi, forse perché, nonostante sia una città, Ulm è davvero alla portata di tutti, anche a misura di bambino. Il centro storico chiuso al traffico e i grandi spazi verdi sul fiume permettono a tutti di viverla in modo rilassato.
BELLA ULM, la consigliamo tantissimo!
GUNZBURG
Sarebbe stata nostra intenzione pernottare nel camping del parco, ma non abbiamo pensato di prenotare e non c’era più posto
:o(
Così ci siamo messi nel parcheggio normale e all’uscita ci saremmo spostati verso uno degli indirizzi consigliati dalla reception. Peccato, ma col senno di poi è andata bene così.
Essendo Ulm molto vicina a Gunzburg (circa 35 chilometri) siamo arrivati poco prima dell’apertura, e per fortuna perché verso sera il tempo è peggiorato tantissimo, fino ad obbligarci a rifugiarci in uno shop verso le 18 per un forte temporale con grandine
:o(
L'attrazione che abbiamo preferito TUTTI è stata quella dei PIRATI:
che tu sia sul percorso, in fila per salire, o sulle navi, ne esci per forza così, letteralmente da strizzare!
L'attrazione che abbiamo preferito TUTTI è stata quella dei PIRATI:
che tu sia sul percorso, in fila per salire, o sulle navi, ne esci per forza così, letteralmente da strizzare!
Causa maltempo, purtroppo non siamo riusciti a goderci tutte le attrazioni, ed eravamo anche dispiaciuti di non poterci fermare il giorno successivo, ma ci siamo accontentati perché al risveglio pioveva ancora copiosamente, quindi è stato meglio cambiare meta.
Il parco non ha attrazioni eccezionali come i nostri parchi a tema, tipo super-montagne russe o cose mozzafiato, ma ovviamente l’atmosfera creata dai LEGO è molto simpatica.
Nei negozi i gadget e i giocattoli sono gli stessi che si trovano anche da noi, e direi anche agli stessi prezzi. La “bazza” interessante sarebbe stata l’acquisto dei mattoncini a peso, ma i miei bimbi sono fissati coi personaggi, e allora abbiamo preso un NinjaGO per Filippo e una torcia a forma di ominoLEGO per Riccardo, giusto per avere un ricordino, e anche perché essendoci rifugiati nel megashop non potevamo uscire senza nulla!
o_O
Passata la bufera, le attrazioni non hanno più riaperto, quindi ci siamo limitati a camminare fra i vari edifici realizzati in scala coi mattoncini e a fare merenda con una bel waffel+fragole+panna!
:oP
In campeggio ha continuato a piovere, ma la bella e pulita struttura ci ha permesso di fare una doccia rilassante di cenare in camper in tranquillità.
La mattina successiva, un po’ amareggiati per come si era conclusa la giornata precedente, siamo partiti verso la nostra ultima tappa, Munchen.
MUNCHEN
Anche in questo caso il tragitto non era lunghissimo, e l’avere già un indirizzo verso cui dirigerci ci ha permesso di sistemarci in fretta. Al campeggio Thalkirchen con 29 euro al giorno avevamo corrente, acqua e scarico, in modo da stare tranquilli perché sapevamo di rimanere almeno 2 notti.
Durante il pranzo abbiamo valutato che l’andare in centro in bici sarebbe stato un po’ lungo e forse stancante, considerando che poi avremmo dovuto visitare la città e anche tornare, così abbiamo preferito arrivare solo alla fermata della metropolitana (a circa 500 mt) e di approfittare di questo “trenino”, che ai bimbi è ovviamente piaciuto tantissimo!
Quando sali dalla stazione di MarienPlatz ti trovi immediatamente davanti alla bellezza di questa piazza, piena zeppa di cose strabilianti da vedere, ti gira quasi la testa!
Massimo è stato a Monaco diverse volte per lavoro, non come turista, ma sicuramente sapeva orientarsi senza tenere sempre aperta la guida. Così nel pomeriggio abbiamo fatto subito una passeggiata “panoramica”.
Prime tappe, il ristorante Ratskeller (dove avremmo cenato) e la birreria HofBrauHaus: che meraviglia di posti, anche qui mi è sembrato di tornare indietro nel tempo, e anche qui mi sono chiesta come abbiamo potuto sopravvivere ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, soprattutto la HB, visto che è certo che fosse frequentata assiduamente da Adolf Hitler.
Sono stati una bellissima sorpresa, perché gli interni sono enormi, davvero ben conservati -o mantenuti- e trovo molto bello l’attaccamento alle tradizioni che si respira in ogni vicolo.
La gente è meravigliosa, molto cordiale e disponibile. Dovunque si parla ALMENO un po’ di inglese, ma spesso ci hanno servito in italiano, un po’ farfugliato o correntemente, ma sempre con la massima disponibilità.
Devo ammettere che mi sono un po’ vergognata di essere italiana in questo caso: solo da noi, credo, sono i turisti a doversi dare da fare per spiegarsi.
Ma parliamo dei favolosi piatti monacensi, abbondantissimi e di una golosità unica!
Anche in questo caso, non so come i tedeschi facciano quando vengono in vacanza in Italia: in un loro piatto noi ci mangiavamo quasi in due, loro qui patiscono una bella fame mi sa!
:o/
Giorno di perlustrazione fatto, l’indomani mattina saremmo tornati in MarienPlatz per vedere il carillon in movimento (suona alle 11 e alle 12, e in estate anche alle 17). Niente di eccezionale, ma assolutamente da non perdere ovviamente; per una vista migliore andate ai piani alti della libreria Hugendubel che si trova di fronte.
La nostra mattinata si è conclusa riprendendo la metropolitana per andare a vedere l'Allianz-Arena, nuovo stadio del Bayern Monaco,
che è stata una delusione: la fermata della metropolitana è lontanissima dall'ingresso, e abbiamo camminato un sacco sotto una cappa d'afa, che non so come i bimbi abbiano fatto a resistere! Per quanto mi riguarda, cambierei squadra per cui tifare!
Una volta entrati, non ci hanno fatto vedere nulla, perchè il campo era aperto solo per le visite guidate che si sarebbero tenute da metà pomeriggio, e nello shop non avevano la taglia per Filippo della maglietta del portiere!
:o(
PECCATO!
Pranzo veloce al McDonald, e nel pomeriggio abbiamo recuperato alla grande!
Con la preziosa metro siamo comodissimamente arrivati all'OlympiaPark, villaggio olimpico dell'edizione del 1972, che ora è a disposizione della città per eventi sportivi e non, luna park permanente e bellissimo parco in cui rilassarsi e fare attività sportive.
Alla stessa fermata si trova la BMW: fabbrica, uffici e museo, che è stato una vera sorpresa.
Se anche non interessa il mondo dei motori, la struttura che lo accoglie è eccezionale, elegante ed essenziale, futuristica e lineare, bella anche solo per passeggiarvi.
Oltre alle svariate automobili e motociclette del marchio, l'ultimo piano è riservato alle elegantissime Rolls-Royce, un sogno di automobili senza tempo!
Ma la mia preferita è stata senza dubbio lei, Isetta:
non è meravigliosa?!
;o)
Questa giornata è stata davvero impegnativa, così per cena siamo rientrati in campeggio, sapendo che il tempo sarebbe peggiorato...
Infatti, venerdì il cielo era plumbeo senza scampo e pioveva.
Sono sfumate definitivamente le nostre idee di visitare lo zoo o Dachau, e siamo solamente tornati in centro per vedere le cose tralasciate nei giorni precedenti.
Abbiamo pranzato alla Paulaner e abbiamo deciso di riprendere la strada del ritorno perchè il meteo non prometteva nulla di buono.
:o(
Salutata anche la bella Monaco, ci siamo presto ritrovati di nuovo in Austria, e abbiamo deciso di fare una sosta a Wattens, sede della famosa cristalleria Swarovski e del suo museo.
Più che "museo", a dire il vero, lo definirei "installazione d'arte moderna"; mi immaginavo una cosa differente, ma è stato comunque intressante.
Ripreso il camper siamo stati molto indecisi se fare una tappa intermedia prima di tornare a casa, ma alla fine la stanchezza di una settimana intressante ma NONcomoda ha prevalso, e abbiamo preferito andare a dormire tardi, ma nel nostro letto!
La nostra mattinata si è conclusa riprendendo la metropolitana per andare a vedere l'Allianz-Arena, nuovo stadio del Bayern Monaco,
che è stata una delusione: la fermata della metropolitana è lontanissima dall'ingresso, e abbiamo camminato un sacco sotto una cappa d'afa, che non so come i bimbi abbiano fatto a resistere! Per quanto mi riguarda, cambierei squadra per cui tifare!
Una volta entrati, non ci hanno fatto vedere nulla, perchè il campo era aperto solo per le visite guidate che si sarebbero tenute da metà pomeriggio, e nello shop non avevano la taglia per Filippo della maglietta del portiere!
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PECCATO!
Pranzo veloce al McDonald, e nel pomeriggio abbiamo recuperato alla grande!
Con la preziosa metro siamo comodissimamente arrivati all'OlympiaPark, villaggio olimpico dell'edizione del 1972, che ora è a disposizione della città per eventi sportivi e non, luna park permanente e bellissimo parco in cui rilassarsi e fare attività sportive.
Alla stessa fermata si trova la BMW: fabbrica, uffici e museo, che è stato una vera sorpresa.
Se anche non interessa il mondo dei motori, la struttura che lo accoglie è eccezionale, elegante ed essenziale, futuristica e lineare, bella anche solo per passeggiarvi.
Oltre alle svariate automobili e motociclette del marchio, l'ultimo piano è riservato alle elegantissime Rolls-Royce, un sogno di automobili senza tempo!
Ma la mia preferita è stata senza dubbio lei, Isetta:
non è meravigliosa?!
;o)
Questa giornata è stata davvero impegnativa, così per cena siamo rientrati in campeggio, sapendo che il tempo sarebbe peggiorato...
Infatti, venerdì il cielo era plumbeo senza scampo e pioveva.
Sono sfumate definitivamente le nostre idee di visitare lo zoo o Dachau, e siamo solamente tornati in centro per vedere le cose tralasciate nei giorni precedenti.
Abbiamo pranzato alla Paulaner e abbiamo deciso di riprendere la strada del ritorno perchè il meteo non prometteva nulla di buono.
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Salutata anche la bella Monaco, ci siamo presto ritrovati di nuovo in Austria, e abbiamo deciso di fare una sosta a Wattens, sede della famosa cristalleria Swarovski e del suo museo.
Più che "museo", a dire il vero, lo definirei "installazione d'arte moderna"; mi immaginavo una cosa differente, ma è stato comunque intressante.
Ripreso il camper siamo stati molto indecisi se fare una tappa intermedia prima di tornare a casa, ma alla fine la stanchezza di una settimana intressante ma NONcomoda ha prevalso, e abbiamo preferito andare a dormire tardi, ma nel nostro letto!
Ammetto che una vacanza itinerante trovi il massimo della comodità nel viaggiare in camper, ma ci sono cose del campeggio e dell'essere campeggiatori che proprio fatico ad assimilare, quindi porterò nel cuore tantissimi bei ricordi di questa settimana, ma il prossimo anno cercherò un albergo full-optionals!
;o)
Questo è stato il nostro itinerario, ripreso da un altro punto di vista:
circa 1400 chilometri di panorami e luoghi favolosi che anche i bimbi hanno vissuto con entusiasmo e che non smettono di raccontare.
Chissà che meta ci riserverà il prossimo anno...
4 commenti:
Io ci sono stata in gita con la scuola penso...ok quasi 20 anni fa!Il castello è meraviglioso, incantato ma nulla di quello che hai raccontato di come si entra c'era allora. La visita di confermo fu troppo breve per la bellezza del posto, ma le sale terminate sono veramente poche. Mi piacerebbe tornare e queste tue foto mi hanno riportato alla mente quella gita!
Alba, TORNACI, merita!
Io vorrei vederlo anche in inverno, innevato!
:o)
Bello tutto, mi hai fatto venire una voglia di viaggiare...
Ad Innsbruk sono stata molte volte, un paio di volte per i mercatini natalizi, carina. Monaco è molto bella, hai descritto tutti i posti in cui sono stata anche io inclusa la sede della bmw, anche noi incontrata per caso quando siamo andati a visitare il parco olimpico :)
Eh si, in vacanza l'obiettivo 'tuttofare' è la salvezza, sai quante foto ho perso perchè avrei dovuto cambiare obiettivo??? Prima o poi me lo prenderò...
Verona e il Lago di Garda sono zone frequentate dai tedeschi da sempre e non troverai nessun cameriere italiano che non parli il tedesco. Nelle alberghiere lo insegnano, è assolutamente indispensabile... Quindi bravi anche noi dai ;)
Che bello però portarsi la bici e visitare le città in bicicletta... non l'ho mai fatto, ma dev'essere proprio comodo!
Rossella, VAI, appena Arianna sarà un pochino più grande, così non ti porti dietro gli aggeggi scomodi dei bebè, la bici è davvero perfetta!
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